martedì 29 ottobre 2013

Maika Elan e il tabù dell'omosessualità

Anche se molte persone si dichiarano aperte sull'omosessualità, si rivela non essere vero quando gli vengono mostrate fotografie di coppie gay ritratte nei momenti privati.
The pink choice di Maika Elan è un bellissimo reportage sulle coppie omosessuali in Vietnam. Scatti densi di fascino che aprono le porte delle loro stanze, accompagnandoci nell'intimità del loro quotidiano e della tenerezza che accomuna tutti gli innamorati.
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Questo articolo appare privo delle immagini perché l'autore non ha concesso di pubblicarle. E' la prima volta che succede. Questo è un piccolo blog, che non ha pubblicità e riporta sempre i nomi degli autori, i rispettivi siti personali e le fonti, che vuole diffondere la cultura fotografica, incuriosire e far conoscere i fotografi, sopratutto gli emergenti come in questo caso, senza scopi di lucro o altri fini.
Scelta singolare ma legittima. Invito tutti i lettori ad affiancare la lettura alle immagini che escono da una banale ricerca su Google.

Anche se molte persone si dichiarano aperte sull'omosessualità, si rivela non essere vero quando gli vengono mostrate fotografie di coppie gay ritratte nei momenti privati. La maggior parte di loro trova le immagini disgustose o inaccettabili. Questa reazione è stata una fonte di ispirazione per Maika Elan. Il suo obiettivo era di coinvolgere i sentimenti e trasformare gli scatti in un invito ad accettare un amore romantico che appaia naturale e bello. La scelta di catturare normali attività quotidiane che possono risultare familiari a chiunque è la speranza di rendere il pubblico interessato e quindi trovare un grado crescente di empatia con la coppia omosessuale.

The pink choice di Maika Elan è un bellissimo reportage sulle coppie omosessuali in Vietnam. La scelta rosa non è più un tabù ma una condizione vissuta con apparente normalità e un crescente grado di accettazione. Sono scatti di un incredibile fascino e suggestione che aprono le porte delle stanze delle coppie omosessuali vietnamite, accompagnandoci nell'intimità delle loro vite, ospiti dell'amore vissuto tra le mura familiari, partecipi di quei momenti di tenerezza che accomunano tutti gli innamorati.

Maika Elan - the pink choice
Doan Huu Dieu (25 anni, a sinistra) e Nguyen Trong Hieu (49 anni), che stanno inseme da tre anni, al risveglio nella loro casa

Molti progetti sull'omosessualità in Vietnam si focalizzano sulle devianze (specialmente nei film, con immagini di gay ritratti con vestiti e trucco ridicoli) e su un immaginario simbolico. Nella fotografia, gli omosessuali non sono presentati come loro stessi e quelle rare volte in cui accade, capita che siano ripresi di spalle o con delle maschere. Un modo di raccontare che segue tale impostazione non fa che alimentare il senso di "diversità" piuttosto che proporre maggiori prospettive di comprensione. In questo modo gli omosessuali diventano ancora più intimiditi e isolati.

Tutto questo succede in Vietnam, ma chi di noi potrebbe dire che in Italia sia tanto diverso?
Forse una maggiore consapevolezza e accettazione si sta sviluppando negli ultimi anni, ma il senso di rappresentazione come una comunità, quella omosessuale, spesso appiattita sull'eccessiva insistenza degli aspetti femminili esasperati per uomini e maschili per le donne (macchiette stereotipate, trucchi, vestiti che emulano un mondo femminile fin troppo appariscente, il pensiero che il cambio di sesso sia un univoco traguardo per ogni gay) è tipica anche da noi. Raramente si vedono ritratti o racconti di persone normali che conducono un'esistenza anche banale ma sono omosessuali.

The Pink Choice ha il dono di usare un approccio diverso perché cerca di tirare fuori le storie personali con un linguaggio diretto: fotografia documentaria finalizzata al catturare momenti reali e persone reali.

Maika Elan - the pink choice

Maika Elan - the pink choice

Le storie sull'omosessualità in Vietnam, ma anche in Italia, solitamente finiscono in tragedia, specialmente nei film. Da un lato, lo stile tragico permette un maggiore coinvolgimento dello spettatore sulle esperienze delle persone, ma dall'altro lato il dramma degli omosessuali può fuorviare alimentando la convinzione che le loro vite siano vulnerabili e desolate e che il "coming out" sia uno sforzo incredibile contro lo stile di vita della comunità. Il punto è che nella vita reale ci sono molti omosessuali che vivono serenamente la loro identità, ci sono coppie che si amano e che costruiscono una vita familiare insieme in modo semplice e naturale.

Chi è Maika Elan?
Il suo vero nome è Nguyen Thanh Hai, è nata in Vietnam, vive e lavora a Hanoi. Dopo aver conseguito una laura in sociologia all'università delle Scienze Sociali e Umane nel 2006, inizia ad usare la macchina fotografica per documentare la sua vita quotidiana e privata. Presto diventa professionista, lavorando nell'editoria e per le firme della moda. Nel 2010 comincia ad occuparsi di fotografia documentaristica.

Foglie rosse dipinte su velo lasciano trasparire la vicinanza dei corpi di due uomini, la luce dello schermo di un computer illumina una stanza e due volti, un programma televisivo guardato da sopra il letto, il momento di un bagno insieme, affacciarsi alla finestra nella calda notte di Hanoi mentre le luci della città non fanno distinzione se sono due uomini abbracciati che si scaldano con il loro affetto.

Questa è la scelta rosa, il racconto intimo e appassionato, rispettoso e delicato di Maika Elan sull'amore delle coppie gay negli spazi personali e il ritmo sincronizzato dei loro tocchi nella condivisione della vita quotidiana. Più che rivolgersi alla personalità dei singoli soggetti, l'osservatore è in grado di cogliere il calore del loro amore. Tramite la finestra che apre la fotografa non solo vediamo le persone omosessuali ma anche come loro si vedono.

E' un dolce sognare con questi interni vietnamiti, dal caos delle stanze in cui si accatastano oggetti alla modernità di appartamenti su grandi palazzi delle coppie di ceti sociali più alti.
Colpisce il senso di oppressione degli oggetti, la complessità delle vite piene di "cose", sopratutto tecnologiche, ma la perizia dell'autrice riesce a scavare nelle miniere della perversione di accumulazione che protegge dal mondo e illuminare i volti, i gesti, le tenerezze delle persone.
Un ambiente intimo e avvolgente sposta quasi in secondo piano la denuncia di una normalità conclamata e ricercata.

E' una fotografa vietnamita che ci insegna e aiuta a guardare le vite di queste coppie che stanno insieme e si amano.
Una normalità soffice.


Maika Elan - the pink choice

Maika Elan - the pink choice

Il Vietnam non ha una normativa per le coppie dello stesso sesso eppure nel 2012 il governo vietnamita ha annunciato di valutare la proposta di una legge sul matrimonio omosessuale, una mossa che lo renderebbe il primo paese asiatico a muoversi in tal direzione. A dispetto di un passato recente fatto di battaglie per i diritti e di contro una perdurante stigmatizzazione contro i gay, il dibattito parlamentare sul matrimonio omosessuale è stato programmato per il 2013.
I sondaggi mostrano che la maggioranza della popolazione ancora si oppone all'idea. Nell'agosto 2012 si è tenuto il primo Gay Pride nella capitale, Hanoi.


Maika Elan - the pink choice

Maika Elan - the pink choice

Maika Elan - the pink choice

Maika Elan - the pink choice

Maika Elan - the pink choice

Maika Elan - the pink choice

Maika Elan - the pink choice

Uno sguardo approfondito merito il sito personale della fotografa, contenente anche molti altri lavori http://www.maikaelan.com/Alcune parti del testo sono una traduzione e adattamento dell'articolo.

2 commenti:

  1. «The Pink Choice» sarà in mostra dal 26 ottobre al 23 novembre 2013 all'Istituto Europeo di Design di via Maurizio Bufalini 6/r a Firenze, in occasione del Queer Festival.
    I dettagli della manifestazione su http://www.florencequeerfestival.it/?p=4609

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  2. L'opera di Maika Elan è in un certo senso rivoluzionaria perché mette in scena la normalità.

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