martedì 31 marzo 2015

La grande onda di Ray Collins

Quando le onde non sono le solite montagne d'acqua sulle quali incoscienti ragazzoni abbronzati con una tavola si divertono a far surf. Quelle fotografate da Ray Collins sono vere montagne di roccia, con neve e ghiaccio, venature e formazioni che la luce colora, definisce e attraversa.
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Quando le onde non sono le solite montagne d'acqua sulle quali incoscienti ragazzoni abbronzati con una tavola si divertono a far surf. Quelle fotografate da Ray Collins sono vere montagne di roccia, con neve e ghiaccio, venature e formazioni che la luce colora, definisce e attraversa.

Le fotografie delle onde di Ray Collins sono cime innevate, sembrano montagne di roccia scura, sprigionano potenza e incutono timore ma ciò che le rende così affascinanti è la sensazione di una forza impetuosa che per un istante rimane intrappolata e che si dilata per merito del potere della fotografia. Un'energia potenziale e tumultuosa nell'atto dell'esplosione che diventa una scultura meravigliosa della natura. Iconica e mostruosamente bella e delicata.

Ray Collins è un fotografo australiano, lavorava in una miniera e trascorreva la maggior parte del tuo tempo coperto di polvere nera. La sua passione per il surf è dunque una catarsi, una liberazione da quel mondo grigio e claustrofobico per riconquistare lo spazio luminoso e umido dell'oceano.
Le sue fotografie sono apparse e continuano ad apparire su numerose riviste di sport e naturalistiche, mentre le sue immagini vengono esposte in gallerie oltre i confini australiani, dagli Stati Uniti all'Europa.

copyright Ray Collins

Come la grande onda di Hokusai, dietro i picchi iridescenti illuminati da temerari raggi di sole che interrompono lo spaventoso paesaggio marino in tempesta, si cela tutto il timore e il rispetto per la natura, le sue leggi e la sua bellezza sconvolgente.

La grande onda di Kanagawa, 1830 circa, di  Katsushika Hokusai

Non sono solo surfisti che scivolano sulle onde, Ray Collins fotografa con grande maestria e tecnica (non ci possiamo nemmeno immaginare quante sessioni per realizzare ottimi scatti come questi).
Per guardare bene occorre conoscere bene e conoscere è amare.
Osserviamo il mare e ci perdiamo nel ritmo cadenzato delle onde, a contarne i rintocchi, a sorprenderci delle sue intemperanze, a lasciarsi cullare dalla melodia dei movimenti, ad arrabbiarci per la loro imprevedibile anima ribelle. C'è però chi ne ha costruito delle montagne, con grazia e eleganza, con l'attenzione a non fingere e la dedizione alla perfezione, con quella pazienza che solo un surfista riesce a coltivare.


copyright Ray Collins

copyright Ray Collins

copyright Ray Collins

copyright Ray Collins

copyright Ray Collins

copyright Ray Collins

copyright Ray Collins

un ritratto di Ray Collins come si mostra sul suo sito personale



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